Cosa aspettarsi da un viaggio in India

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India, terra di contrasti, ricca di tradizioni millenarie ma allo stesso tempo una potenza in forte espansione con lo sguardo rivolto al futuro: un libro non basterebbe a descrivere tutte le sfaccettature di questa nazione. Un viaggio in India è un’esperienza di vita, ti pone davanti a una realtà nuda e cruda, senza filtri, ti entra dentro con prepotenza e non può lasciare indifferenti.

C’è chi la ama o chi la odia ma in questo articolo cercherò di riassumerti cosa aspettarti da un viaggio in India, descrivendoti scene e situazioni vissute durante un viaggio zaino in spalla di un mese con il mio compagno.

Ci tengo a specificare che noi abbiamo viaggiato tra Delhi, il Rajasthan e l’Uttar Pradesh, quindi tra le zone più turistiche dell’India. In molti, sia viaggiatori che indiani stessi, ci han detto che il sud dell’India è meno turistico e molto meno caotico, con un’attitudine più rilassata e meno invadente. 

Cosa aspettarsi da un viaggio in India

In questo mio diario di viaggio in India ti voglio raccontare la mia esperienza in questa parte del Paese, ricordando che è una nazione immensa con una moltitudine di lingue e culture anche molto diverse tra di loro, impossibili da raggruppare sotto un’unica etichetta. Per comprenderla a pieno bisogna ritornarci più e più volte, più che una nazione la definirei quasi un “continente” a sé.

Vedi anche: “9 consigli per un viaggio in India del Nord”

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La povertà è sotto gli occhi di tutti

Ti capiterà di passeggiare nel trambusto e vedere mendicanti, bambini sporchi e senza vestiti, donne che chiedono l’elemosina in mezzo al traffico con in braccio neonati. Insomma, scene che non possono lasciare indifferenti e che purtroppo fanno sentire impotenti.

Lungo le vie principali e sotto i ponti ci sono molte persone che vivono in baracche costruite alla buona, in condizioni igieniche pessime, persone che sono nate nella povertà e che probabilmente trascorreranno la loro vita nelle medesime condizioni, con bassissime probabilità di uscire dalla condizione in cui si trovano.

La sporcizia

L’India è sporca, c’è poco da fare. Lo sporco è accumulato lungo le strade, nelle vie strette in mezzo alle case, nei fiumi, nelle zone rurali. Insomma, un po’ ovunque! Nota dolente è lo street food indiano: se dai un occhio al livello di pulizia ti prenderà a male… Evita di mangiare dai baracchini almeno per i primi giorni, troverai comunque parecchi ristoranti puliti e con prezzi sempre bassi!

Altro problema connesso è lo smaltimento dei rifiuti, che in pratica non esiste. Plastica e rifiuti secchi vengono ammassati e bruciati, contribuendo all’inquinamento dell’aria. Per fortuna nelle zone più turistiche di qualche città abbiamo trovato dei cassonetti per la raccolta differenziata, è pur sempre un qualcosa che può contribuire a migliorare pian piano la situazione.

Una cosa positiva che abbiamo notato è che la plastica monouso (tipo bicchieri, posate, piatti) non viene usata, a differenza di molti altri paesi asiatici sommersi dall’uso di plastiche usa e getta per il cibo. Tutti i contenitori di cibo take away erano in materiali compostabili, un aiuto a ridurre almeno in parte l’accumulo di plastiche e rifiuti non riciclabili!

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Image by Igor Ovsyannykov from Pixabay

Scarichi a cielo aperto

La rete fognaria in India è un altro grave problema. Ancora oggi una gran fetta della popolazione indiana non dispone di un bagno privato, in questo senso il governo ha provveduto alla costruzione di bagni pubblici per aiutare la popolazione. 

È normale camminare per strada accanto agli scoli delle acque reflue, a volte gli odori sono nauseanti, soprattutto quando il caldo aumenta. Per fortuna non in tutte le città è cosi, o per lo meno in alcune zone centrali gli scarichi sono coperti.

Richieste di selfie

Una situazione divertente che ti capiterà di sicuro durante un viaggio in India è finire tra i selfie di qualche indiano: è normale infatti venire fermati per strada per scattare una foto insieme, molti sono incuriositi dalla carnagione più chiara e da fisionomie diverse, dato che non ci sono tantissimi turisti occidentali. Se poi hai i capelli chiari avrai ancora più probabilità di essere fotografato come un vip 😄.

Io e il mio compagno siamo stati letteralmente circondati da una scolaresca che non smetteva di scattarci foto e noi ovviamente ne abbiamo approfittato a nostra volta per avere qualche foto ricordo. È stato veramente un bel momento di condivisione!

L’innocenza dei bambini

Una delle cose che più mi hanno colpito è stata l’innocenza dei bambini e la spontaneità dei bambini indiani, quell’ingenuità e curiosità che purtroppo a volte è difficile trovare nel mondo occidentale. Qui i bambini giocano ancora a pallone tra le strade, ti salutano incuriositi per cercare di capire da dove provieni e sono felici di scambiare qualche parola di inglese.

Il sorriso sincero di questi bambini è forse il ricordo più bello di questo viaggio in India!

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Tentativi di truffa

Purtroppo anche i tentativi di truffe e fregature varie rientrano nella lista di cosa aspettarsi da un viaggio in India. Dovrai tenere gli occhi aperti, soprattutto nelle città più turistiche, perché molte persone cercheranno di proporti tour, giri in tuk tuk, posti da visitare e poi magari ti ritroverai in situazioni in cui non vorresti essere finito. E a volte cercheranno di farti pagare prezzi assurdi rispetto a quelli veri

Purtroppo a volte la tua buona fede e fiducia verranno ripagati con qualche fregatura e ti sentirai preso in giro. Alcuni indiani vedono i turisti come portafogli viventi e cercheranno di venderti qualsiasi cosa. D’altro canto per fortuna ci sono tante altre belle persone pronte ad aiutarti e volenterose solo di scambiare 4 chiacchiere e conoscere culture diverse.

Con molte di queste belle persone conosciute durante il nostro viaggio in India siamo rimasti in contatto anche una volta terminato il viaggio in India!

Spiritualità nella vita quotidiana

La religione è una parte integrante e fondamentale nella vita quotidiana degli hindu: troverai altarini con offerte e incensi un po’ ovunque, mantra di sottofondo e fedeli intenti a pregare. Auto e camion hanno ghirlande di fiori appese e in tutti i mercati troverai offerte floreali per gli dei. Nelle città spirituali come Pushkar e Vrindivan questo ovviamente si può percepire ancora di più. La città sacra per eccellenza rimane Varanasi, che però non ho visitato.

Il modo di celebrare le festività e gli dei per noi a volte può sembrare un po’ “chiassoso” ma è caratteristico della religione hindu, è normale infatti vedere cortei di persone ballare con la musica a palla per festeggiare qualche divinità.

Vedi anche: “15 piatti della cucina indiana da provare assolutamente”

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Smog e traffico assurdo

Molto probabilmente in questo tuo viaggio in India atterrerai a Delhi, una delle città più inquinate del mondo. Auto, furgoni e tuk tuk con motori vecchi poi sono la normalità, creando un’alta concentrazione di particolato che rende l’aria irrespirabile, soprattutto nelle grandi città.

Per fortuna abbiamo visto che iniziano a prendere piede anche tuk tuk elettrici, anche se rimangono comunque una minoranza. Bisogna considerare che ad aumentare l’inquinamento contribuiscono molto anche le attività industriali e le sostanze usate nell’agricoltura.

Durante un viaggio in India ti consiglio di portarti una mascherina da indossare quando ti ritrovi in mezzo al traffico, ti sarà molto utile! A volte noi a fine giornata ci sentivamo veramente la gola e le vie respiratorie infastidite! (A inizio novembre, mentre eravamo a Delhi, avevano chiuso le scuole perché il livello di inquinamento aveva raggiunti livelli dannosi per la salute…)

Altra problematica non da poco è il traffico: gli indiani, o meglio la maggior parte, hanno uno stile di guida spericolato! Non è facile destreggiarsi tra tuk tuk, scooter, auto, bici e mucche; per attraversare la strada nelle vie più trafficate ti conviene accodarti a qualcuno del posto perché può essere pericoloso.

Infine il clacson continuo dei tuk tuk e dei camion sarà una costante delle tue giornate! Non è però inteso come da noi, qui il clacson viene usato praticamente sempre per avvisare che stai passando.

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Il dondolio della testa

Un gesto che vedrai solo in India è il tipico “dondolio” della testa delle persone durante una conversazione. Inizialmente ti farà strano non ne capisci il significato ma in realtà è il loro modo per farti capire che ti stanno ascoltando. È una cosa veramente strana per noi ma una volta compresa devo ammettere che dopo quasi un mese di viaggio in India ne ero stata contagiata, tanto che veniva da farlo anche a me! 😄


Queste considerazioni sul mio viaggio in India non vogliono essere una critica al Paese, sono del parere che alcuni aspetti non possono essere giudicati se non conosci in profondità la sua culture e la società. In questo articolo ho semplicemente raccolto le esperienze provate in prima persona, senza filtri o giudizi. 

Purtroppo spesso mi capita di leggere opinioni un po’ troppo “romanzate” che non rappresentano la realtà, e questo può essere fuorviante per altri viaggiatori. In queste righe ho preferito darti un assaggio vero e concreto di cosa aspettarti dal tuo prossimo viaggio in India

A distanza di qualche mese posso dire che questo è stato il viaggio più stancante che ho intrapreso finora ma allo stesso tempo uno dei più intensi: mi ha fatto comprendere di non dare mai per scontato nulla e che senza conoscenza dell’altro non ci può essere comprensione. 

E posso anche confermarti che avrai bisogno di metabolizzare il tutto una volta tornato dal tuo viaggio in India, perché questa terra immensa ha bisogno dei suoi tempi per cercare di essere, almeno in parte, compresa.

Vedi anche: “Itinerario di 3 settimane in India del Nord”

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Namasté 🪷

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